lunedì 23 maggio 2016

RECENSIONE Fuga da villa del lieto tramonto

Buongiorno!!
Pronti per una nuova settimana?! Per me un lunedì impegnativo 😓 ma non facciamoci scoraggiare, e veniamo a noi...oggi vi parlerò del libro che ho appena terminato " Fuga da villa del lieto tramonto" di Minna Lindgren. 




Titolo: Fuga da villa del lieto tramonto
Autore: Minna Lindgren
Casa editrice: 
Sonzogno
Pagine: 320
Costo: 17,50€


Pareti abbattute, tubature divelte e trapani che spaccano i timpani. Villa del Lieto Tramonto, la tranquilla residenza per anziani nella periferia di Helsinki, è sottosopra per massicci lavori di ristrutturazione, e alle inseparabili Siiri e Irma non resta che cercare un modo per fuggire. E alla svelta: loschi individui – sono davvero muratori? – si aggirano nell’edificio, e il portagioie della loro compagna Anna-Liisa è scomparso. Tutto sotto gli occhi della direzione della struttura.  Perché allora non affittare un appartamento in centro, lontano da disagi, furti e calcinacci? Meglio però allargare l’invito agli amici della canasta: la puntigliosa, cara Anna-Liisa e l’ambasciatore, il suo distinto consorte, oltre all’infelice Margit alle prese con la grave malattia del marito. La convivenza nello stravagante alloggio – raso rosso alle pareti, un letto rotondo e un improbabile palo da lap-dance in soggiorno – in uno dei palazzi più antichi della capitale finlandese, è per il gruppo di anziani un avventuroso nuovo inizio: la spesa al pittoresco mercato coperto, il bucato, i pasti da cucinare, amicizie inaspettate e giri in tram tra vecchi ricordi e scoperte entusiasmanti. Eppure, qualcosa non quadra. Per il fiuto investigativo di Siiri e Irma, la ristrutturazione nasconde ben altre, criminose attività, e quando il mistero comincerà a dipanarsi tra comici passi falsi, inattesi colpi di scena e irriverenti quanto umane opinioni sulla morte, le ostinate vecchiette toccheranno con mano quanto sia facile lasciarsi ingannare dalle apparenze. Anche alla loro non più tenera età.  Il nuovo 
episodio della Trilogia di Helsinki, irresistibile commedia gialla che mescola sapientemente suspense, umorismo e acute riflessioni su temi sociali di rilevante attualità.

Finalmente incontro di nuovo le mie vecchiette preferite, che in questo nuovo romanzo della trilogia trovo più arzille che mai! 
Rispetto al precedente questo mi ha preso fin dall'inizio, è entrato subito nel vivo e mi ha fatto appassionare di più, nonostante faccio ancora un po' di difficoltà a stare dietro le minuziose descrizioni di Helsinki, purtroppo non essendoci mai stata mi viene difficile immaginare bene. 
Il mistero anticipato nel precedente romanzo non è del tutto risolto, e adesso troviamo il lieto tramonto alle prese con una ristrutturazione un po' losca, alla quale lavorano operai strani che indossano strane divise, su cui le nostre vecchiette iniziano ad indagare. 
Da qui il titolo, dal lieto tramonto si fugge, e Siiri decide di creare una comune! 
Mi diverto sempre a leggere i pensieri di Siiri, perché ha sempre delle idee esilaranti, che prendono spunto dai suoi innumerevoli viaggi in tram. 
Ai sospetti si aggiungono l'ambasciatore e il suo ambiguo appartamento in centro, mi ha fatto molto ridere il momento in cui mettono piede dentro la prima volta, tra palo per lap dance a centro stanza, pareti rosse, sauna, bagno turco e ogni tipo di tecnologia possibile, un appartamento non proprio da vecchiette! 
A parte il mistero e le avventure simpaticissime delle protagoniste, ho apprezzato il modo di trattare tematiche molto attuali e difficili. 
La malattia e il ricovero di Anna-Liisa hanno sottolineato l'efficacia della riabilitazione in un ambiente familiare, nonostante una scarsa assistenza domiciliare e soprattutto il denunciare i modi dell'assistenza domiciliare, molto frettolosi, schematizzati e poco individualizzati aiutati anche dall'elevato precariato dei lavoratori del settore.
Attraverso la coinquilina un po' indiscreta Margit, l'autrice ha trattato il tema dell'eutanasia, facendoci riflettere attraverso i diversi punti di vista a riguardo. 
Infine, il romanzo ha lasciato il tono ironico per passare ad uno più discreto, per raccontare il momento più toccante, la morte. 
Il modo in cui è stata descritto il momento, le parole scelte con attenzione hanno reso il tutto commovente ma non esagerato.  
L'ho trovato un romanzo ben scritto, mi interessano i temi che affronta e mi piace il modo ironico e non rigido di raccontarli, direi che se l'autrice con il primo mi aveva incuriosito, adesso con questo mi ha entusiasmata...non mi resta che aspettare il terzo! 
E voi l'avete letto o ne avete intenzione? Cosa ne pensate? Scrivetemi nei commenti!! ☺️

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